Alle radici di un mito è il percorso didattico interattivo interamente dedicato alla conoscenza del territorio e alla sperimentazione diretta del mestiere dell’archeologo. Attraverso la realizzazione di un microcontesto archeologico e una selezione di oggetti della cultura materiale è possibile ricostruire quadri di civiltà o rilevare le varie trasformazioni avvenute nel tempo con riferimento alla storia locale
ATTIVITà
LABORATORIO DIDATTICO
SIMULAZIONE DI SCAVO ARCHEOLOGICO
Introduzione all’archeologia: si comprendono
le modalità del lavoro dell’archeologo sul campo
attraverso le diverse tecniche impiegate in un
cantiere di scavo e in laboratorio; si spiegano le
metodologie impiegate per il riconoscimento e la
datazione di un sito e il concetto di stratigrafia.
Simulazione di scavo archeologico: scavo e
recupero dei reperti utilizzando gli strumenti del
mestiere (cazzuola, scopetta, paletta, pennellino e
metro a stecca).
Analisi dei reperti e documentazione con l’utilizzo
di schede tecniche appositamente realizzate.
LABORATORIO DIDATTICO
RESTAURO DEI REPERTI
Introduzione al restauro: l’attenzione viene focalizzata
sulle diverse tipologie di vasi in terracotta
e sui concetti di forma e funzione.
Restauro dei reperti: da una montagna di “cocci” gli
alunni assemblano e posizionano i pezzi di una stessa
tipologia fino a restituire al manufatto la sua forma
originaria.
Compilazione della scheda di restauro:
a “restauro” ultimato, ogni alunno compila una scheda
preimpostata indicando il nome in greco del manufatto
restaurato, la sua funzione, la datazione, le misure e
l’ordine cronologico delle fasi per eseguire il restauro.
VISITA GUIDATA
PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM
Entrando nelle mura dell’antica Paestum, si rimane immediatamente colpiti dallo splendore dei templidorici che caratterizzano la città: il tempio di Athena nel santuario nord, il tempio di Nettuno e la cosiddettaBasilica nel santuario sud. Seguendo la via sacra per spostarsi tra le due aree, si incontra l’heroon (monumento
al fondatore), si attraversa l’area abitativa di epoca romana, costeggiando la piscina e l’impianto termale. Da
non perdere, poi, l’ekklesiasterion (edificio per le riunioni pubbliche) e l’anfiteatro.
I reperti ritrovati sul territorio della Chora Pestana sono raccolti e conservati nel Museo Archeologico Nazionale:
la celeberrima Tomba del Tuffatore e le Metope del tempio di Hera Argiva alla foce del Sele, insieme alle
meravigliose tombe affrescate di epoca lucana la fanno da padrona. Non di minore interesse le storie
raccontante da vasi, armature, statue ed ex-voto.
TEMPI
9.30 – 16.00
COSTI
€ 16,00 pro capite – escluso il trasporto (vedi paragrafo “Notizie utili” pag. 53)